Credevo fosse scomparso per sempre. Inghiottito dall'immenso buco nero dalla rete estesa, la stessa che lo aveva generato.
GIANFRANCO MARZIANO.
E invece no. Eccolo ancora ripresentarsi su un altro spazio web, con tutta la sua discografia a totale disposizione. E non solo: racconti, pensieri, idee.
Insomma le richieste devono essere fioccate e, merito ai Katanka, l'intera opera del Faraone è ancora pienamente fruibile.
Certo, nel momento in cui scrivo, il sito apre con una triste pagina che annuncia l'ultimo disco, quello dell'abbandono. Dubbi esistenziali sul valore della musica propria ed assoluta. E la presentazione di un lavoro brutto e inascoltabile.

E' solo stanco. Stanco di trovarsi sempre alla stessa maniera davanti un pc a mettere giù una canzone che qualche poveraccio troverà un capolavoro. Stanco di vedersi scopiazzato. Che ne sanno gli altri... passare per i midi, la 56k... fino a Cubase e l'Adsl.
Marziano non è il genio assoluto che qualcuno decanta. E' una persona estremamente intelligente che con l'ausilio di un computer e l'aiuto di altri pazzi come lui registra in qualche oretta di tempo una canzone. Su cui poi spara su uno di quei suoi testi surreali. Volgari. Volgarissimi. Di spessore.

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