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A Piedi Nudi sulla Terra, la storia di Baba Cesare

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Il libro A piedi nudi sulla terra di Folco Terzani esplora la vita e le esperienze di Baba Cesare , un asceta italiano che ha abbracciato una vita di rinuncia e spiritualità. Dopo aver vissuto una vita di eccessi e controcultura, Baba Cesare si avvicina al mondo Hippie, prima, e dei sadhu indiani, poi. Trova la sua la sua vocazione come Baba, tra le rovine di Hampi, dove costruisce un ashram. La narrazione si sviluppa come un viaggio spirituale e un'inchiesta su temi esistenziali, mescolando avventura e riflessione profonda sul senso della vita. Eccelsa l'interpretazione di Elio Germano ( che ha incontrato di persona Cesare, insieme a Folco Terzani ) nella versione audio del libro (ascoltabile anche su Audible).   Su Youtube c'è un documentario su Baba Cesare, "Il Tesoro del Baba", diviso in 3 parti: https://www.youtube.com/watch?v=eOo3tYaXKes https://www.youtube.com/watch?v=5IzpmN1fR0U https://www.youtube.com/watch?v=7S5lcvytJRM

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Lavoratore Dipendente vs Libero Professionista

In Italia, il carico fiscale complessivo può variare parecchio tra lavoratori dipendenti e liberi professionisti. Esso è influenzato da fattori come il reddito stesso e le annesse aliquote contributive, oltre che dal regime fiscale adottato. Lavoratore Dipendente vs Libero Professionista La pressione fiscale sui redditi lordi si suddivide in questo modo tra i due "profili": - Lavoratore Dipendente:   - Contributi Previdenziali: L'aliquota complessiva è del 38,85%, suddivisa tra 9,49% a carico del lavoratore e 29,36% a carico del datore di lavoro.    - Imposizione Fiscale: Soggetto all'IRPEF con aliquote progressive dal 23% al 43% (più guadagni, più paghi), oltre alle addizionali regionali e comunali. - Libero Professionista:   - Regime Forfettario:     - Imposta Sostitutiva: Aliquota del 15%, ridotta al 5% per i primi cinque anni per le nuove attività.     - Contributi Previdenziali: Aliquote variabili; ad esempio, per gli iscritti alla Gestione S...

Differenza tra Ateo e Agnostico

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La differenza fondamentale tra ateo e agnostico riguarda il tipo di posizione che si assume rispetto all'esistenza di Dio o più divinità: Ateo : un ateo sostiene che Dio, o gli dèi, non esiste / esistono. Non è semplicemente indifferente o dubbioso - l’ateo nega l’esistenza di qualsiasi entità divina. La posizione atea è dunque affermativa sul non-esistere di Dio. Quindi, potenzialmente, seguendo quanto tramandatoci da Luciano De Crescenzo, un ateo potrebbe non essere un brava persona . Agnostico : Un agnostico, invece, non nega né afferma l’esistenza di Dio. Piuttosto ritiene che l’esistenza o l’inesistenza di una divinità non sia conoscibile con gli strumenti e le evidenze a nostra disposizione. L’agnostico ammette la possibilità che Dio possa esistere, ma allo stesso tempo riconosce di non avere elementi sufficienti per trarre una conclusione certa. È pertanto un uomo di dubbio, quindi ragionevole.

L'indovino stava in una stanza buia...

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L’indovino stava in una stanza buia, illuminata solo da un lumino a olio. Sulla porta c’era scritto con il gesso: «La passione della carne, la gelosia, la violenza, l’ubriachezza, l’intransigenza, l’ambizione: se non riesci a liberarti neppure di uno di questi mali non sarai mai tranquillo».  da "Un Indovino Mi Disse" di Tiziano Terzani

Su Mao, diversità culturale cinese, alternative al consumismo e l'importanza dell'equilibrio (come armonia fra gli opposti)

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 Strano destino, quello di Mao! Aveva voluto dare vita a una nuova Cina, rifondando la sua civiltà, imponendole nuovi valori e aveva finito per distruggere quel poco che ancora restava della vecchia. È stato Mao a voler togliere ai cinesi quell’ultima coscienza di essere diversi grazie alla loro civiltà per mettere loro in testa che erano diversi perché erano rivoluzionari. È bastato dimostrare che quella rivoluzione era un fallimento perché la tragedia arrivasse al suo epilogo, perché i cinesi andassero alla deriva e fossero presi dalla corrente dei tempi: quella di diventare come tutti. Poveri cinesi! Il destino di questa straordinaria civiltà che aveva, davvero per millenni, preso un’altra via, che aveva affrontato la vita, la morte, la natura, gli dei in maniera diversa dagli altri, mi rattristava! Quella cinese era una civiltà che aveva inventato un suo modo di scrivere, di mangiare, di fare l’amore, di pettinarsi; una civiltà che per secoli ha curato diversamente i suoi malat...

Significato de "Il Re del Mondo", di Franco Battiato

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 Il "Re del Mondo", nella famosa canzone di Franco Battiato, pubblicata nel 1979 nell'album L'era del cinghiale bianco , rappresenta una figura simbolica complessa, ispirata in parte all'omonimo saggio di René Guénon.  Questa figura è descritta come un dominatore temporale che tiene prigioniero il cuore degli uomini, suggerendo una critica alla modernità e al potere che essa esercita sulle persone.  https://www.stradepossibili.it/2022/05/il-re-del-mondo/ La canzone si collega a concetti esoterici e mistici, dove il "Re del Mondo" può essere visto come il capo di una gerarchia iniziatica, un tema caro a Guénon. Tuttavia, Battiato sembra quasi trasformare questa figura in un simbolo di oppressione piuttosto che di illuminazione spirituale: … Un giorno in cielo, fuochi di Bengala La pace ritornò Ma il re del mondo Ci tiene prigioniero il cuore … La canzone "Il Re del Mondo" di Battiato è una critica profonda alla condizione umana nella società mod...